19 aprile 2013
VARESE Caro farmaci: dal primo marzo scorso un salvavita esce dall’elenco dei medicinali prescrivibili a carico del servizio nazionale. La segnalazione arriva da un lettore che spiega: «Meglio comprare i medicinali in Svizzera. Costano meno».
Quella del varesino Antonio Trovato è una vera e propria denuncia: «Nel gennaio 2010 sono stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Circolo a causa di un infarto del miocardio. Sono rimasto a lungo in prognosi riservata e sono stato operato d’urgenza: mi hanno installato degli stent. Operazione riuscita perfettamente: mi hanno salvato la vita. Per la riabilitazione sono stato trasferito nell’ospedale di Cuasso al Monte, quindi sono stato definitivamente dimesso».
A quel punto i medici hanno assegnato a Trovato una terapia farmacologica domestica. «Un farmaco salva vita, l’Eskim 1000, che sino allo scorso primo marzo mi veniva prescritto dal medico – scrive Trovato – Il 3 aprile scorso ho invece scoperto che dal primo marzo il farmaco non era più prescrivibile a carico del servizio nazionale: il costo era a carico del paziente. In base alla mia terapia consumo tre scatole di questo medicinale al mese. Il costo di ciascuna scatola è di 20 euro. Il costo complessivo è di 60 euro mensili».
E qui lo sfogo: «Penso a chi deve arrivare a fine mese con la sola pensione minima. Persone anziane che hanno delle difficoltà o disoccupati che non possono permettersi di spendere – spiega Trovato – Chi vive nella nostra zona può andare ad acquistare questi farmaci in Svizzera, là costano meno. Ma chi vive in Sicilia?».